fiori di bach

La maggior parte dei fiori di Bach fiorisce in primavera

Un’altra parte di essi sboccia in estate, altri in autunno e qualcuno anche in inverno. Ma oggi parleremo dei fiori che sbocciano nel periodo finale dell’inverno e all’inizio della primavera.

Tra questi: Aspen, Larch, Cherry Plum, Gorse, Elm, Beech e Chestnut Bud.

Aspen

Viene preparato con l’infiorescenza di Populus tremula, che fiorisce tra febbraio e marzo. Il piopparello è un albero caratterizzato dalla corteccia molto sottile, facilmente scalfibile e in grado di riflettere la fioca luce della sera. Le sue foglie sono invece particolarmente sensibili al minimo soffio di vento e sono in grado di muoversi in mille modi differenti, a seconda della direzione e intensità del vento, o vibrare all’unisono per una folata improvvisa. Il piopparello percepisce in modo speciale la luce e la forza invisibile del vento.

Chi ha bisogno di Aspen è caratterizzato da una grande sensibilità energetica ed emozionale. Spesso è colto da presentimenti, apprensioni, sensazioni che possono accompagnarsi ad ansie, paure indefinite. Il modo in cui una pianta si relaziona all’elemento luce, esprime simbolicamente la sua ricerca di conoscenza, del divino o del soprannaturale. Il modo in cui si relaziona al vento, ci parla di come sia in grado di affidarsi al destino.

Aspen aiuta ad affidarsi con coraggio al destino, a ricercare la spiritualità, senza distaccarsi dal mondo fisico e materiale. Infonde coraggio alla mente e all’anima e può aiutare a superare la paura del domani, a connettersi con armonia alla propria parte inconscia nel sonno.

Larch

E’ preparato con le infiorescenze maschili e femminili di Larix decidua, che fiorisce da aprile a giugno. Il larice è un imponente albero in grado di spingersi fin oltre i 2500 metri di altitudine, costituendo l’ultimo baluardo arboreo prima dei pascoli alpini. E’ l’unica conifera a perdere le foglie in autunno, dopo il primo anno di vita in cui le trattiene con coraggio per tutto l’inverno. E’ un albero con rami flessuosi e spesso la sua cima è leggermente piegata su se stessa.

Se lo immaginassimo come se fosse una persona, sembrerebbe
qualcuno che, essendosi accorto di essersi spinto troppo in alto e di non essere in grado di sostenere il dolore e il peso delle difficoltà (il gelo e il peso della neve), decidesse di rinunciare, di ripiegarsi su se stesso e di non affrontare la realtà.

Il fiore Larch aiuta a ricercare la pace interiore, utile a superare le difficoltà quotidiane, accresciute dalla paura di non essere all’altezza. Infonde serenità, dà più fiducia in se stessi, calma l’ansia anticipatoria.

Cherry Plum 

E’ preparato con i piccoli fiori bianco rosa del Prunus cerasifera, che fiorisce tra marzo e aprile. Il mirabolano o prugnolo selvatico è un piccolo albero o arbusto, caratterizzato da un eccessivo sviluppo dei rami rispetto al fusto, che si distribuiscono in modo disordinato in tutte le direzioni. E’ un rimedio utile per calmare la forte tensione mentale, che può sfociare in ansia o sfoghi di rabbia improvvisi e incontrollati.
Aiuta a mantenere il controllo, ma anche ad allentare le tensioni, a lasciarsi un po’ andare quando si è eccessivamente controllati. E’ uno dei fiori di Bach che armonizza l’emozione della paura ed è utile per le persone introverse, che sono solite tenere dentro di sè i propri timori, lasciando che si accumulino, provocando una forte tensione mentale.

Cherry Plum risveglia la propria capacità di entrare in empatia con gli altri e con la natura, è molto utile per l’ansia e per quando si sente di non avere il controllo delle proprie emozioni.

Gorse

Viene preparato con i fiori di Ulex europaeus, che fiorisce in modo discontinuo durante l’anno, con prevalenza da febbraio a maggio. Il ginestrone è un fitto cespuglio impenetrabile, con rami aggrovigliati e foglie trasformate in spine acuminate. E’ una pianta infestante, in grado di coprire ampi tratti di alte scogliere esposte al forte vento dell’oceano. I semi sono velenosi, i suoi fiori giallo sole spruzzano addosso il polline all’insetto che vi si introduce, per ridurre al minimo il contatto animale necessario all’impollinazione. Esprime chiusura, rinuncia.


Gorse è utile a chi sta rinunciando a vivere pienamente la sua vita, a chi ha perso la speranza o a chi si è arreso al suo destino. E’ un rimedio che porta speranza, che aiuta a trovare interiormente la propria luce nascosta, a riempire l’ombra umida e fredda di sole splendente.

E’ un fiore che aiuta ad uscire dall’inverno e aprirsi alla rinascita della primavera.

Elm

E’ preparato con i piccoli fiori dai petali verdi e dagli stami scoperti color rosa chiaro di Ulmus procera, che fiorisce tra febbraio e marzo. L’olmo inglese è un albero imponente in grado di superare i 30 metri di altezza. Dotato di un’ampia chioma e radici forti e ramificate, sta rischiando l’estinzione per una malattia fungina, la grafiosi, che ha ucciso e sta uccidendo milioni di olmi in tutta europa. La specie procera è la prima che è stata attaccata dal fungo. La grafiosi causa il blocco dello scorrimento della linfa, che determina un rapido ingiallimento e successiva caduta delle foglie, insecchimento dei rami e quindi di tutta la pianta.
L’olmo è il primo albero a dare i suoi frutti, a marzo, prima di aver messo le foglie.

Elm è utile quando si prova improvvisamente stanchezza e scoraggiamento interiore, quando si ha difficoltà a far conciliare i propri affetti e bisogni personali con il proprio impegno sociale o lavorativo.
Aiuta a ripartire, a ritrovare l’entusiasmo e l’energia, ma anche a ridare il giusto valore al proprio ruolo, a riconoscere le vere priorità.
Dà un sostegno fisico e mentale e aiuta a riequilibrare il rapporto tra i propri affetti ed emozioni e le proprie aspirazioni e doveri.

L’olmo ha foglie, frutti e fiori piccoli e verdi, che si confondono tra loro ad una rapida occhiata, ma guardando bene, toccando con mano, assaggiando e sentendo il profumo, è possibile distinguerli con facilità.

Beech

Si prepara con i fiori di Fagus sylvatica, che fiorisce tra aprile e maggio.
Il faggio è un albero caratterizzato dal portamento dritto ed
elegante, con la corteccia chiara.. Un faggeto appare come un tempio nel bosco, con i faggi che si susseguono a ritmi cadenzati tra loro, lasciando filtrare la luce nel sottobosco, dove non è presente nessun altra pianta e rimane solo un fitto strato di foglie.
I faggi infatti secernono una sostanza tossica nel terreno, il creosolo, che impedisce ad altre piante di sopravvivere, eppure migliorano la composizione del terreno in cui vivono, che spesso viene usato come fertilizzante.

Chi ha bisogno di Beech, come dice Bach, vorrebbe vedere il
mondo un po’ più bello e buono, migliore di come appare.
Dotati di grande sensibilità e aspirazioni elevate, spesso non si accorgono di come si allontanino dal vissuto comune, di come non prestino davvero attenzione alla semplicità e spontaneità della vita e alle persone umili che fanno parte del loro mondo.

Beech aiuta a continuare nella ricerca di un miglioramento interiore, ma con la gioia di essere ordinari,
semplici, come tutti gli altri.
Aiuta a vedere il bello e il buono nascosti nel grigio quotidiano.
E’ un rimedio utile anche per potenziare la tolleranza e ridurre il fastidio. Beech può essere d’aiuto nelle allergie e nelle intolleranze alimentari, riducendo la componente psico-emozionale che causa una risposta eccessiva ad una sostanza di per sè non nociva.

Chestnut Bud

Si prepara con le gemme primaverili di Aesculus hippocastanum, che si sviluppano nella direzione del ramo.  A inizio inverno, sull’ippocastano si sviluppano altre gemme, lateralmente alla direzione del ramo, che restano inattive.
Tutti gli anni è come se la pianta commettesse sempre lo stesso errore, mettendo in modo frettoloso le sue gemme, che simbolicamente indicano la capacità di proiettarsi nel futuro, dalle quali però non si sviluppa alcun ramo o foglia.

Chestnut Bud aiuta a cogliere il tempo sincronico che ci solleva dalla diacronia, a cogliere il momento opportuno, prestando attenzione all’intuizione interiore.
E’ un fiore utile nell’apprendimento, che per Bach è alla base del miglioramento personale ottenibile con l’esercizio della propria virtù.
Chestnut Bud può aiutare a cogliere i frutti dell’esperienza, migliora la concentrazione, la capacità di imparare qualcosa di nuovo.
Permette di cogliere l’energia di rinnovamento e di esteriorizzazione della primavera e a sintonizzarsi con il nuovo ciclo evolutivo.

Giorgio Banfi (Farmacista naturopata floriterapeuta)

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